Social Media Ads e Cookie Policy

I Cookie sono dei dati, i quali vengono elaborati autonomamente dal dispositivo grazie alle informazioni dell’utente ed è considerato il metodo più efficace per quanto riguarda il marketing. Una notizia che ha messo un po’ in crisi il mondo del marketing è la comunicazione da parte delle due aziende più importanti su questo tema ovvero Google e Apple, i quali hanno annunciato la loro decisione di sospendere o addirittura di rimuovere la possibilità di poter registrare e assimilare i cookie dei vari utenti, questo per poter garantire la propria privacy.

Questo fatto però da un lato si tutela la privacy dell’utente ma dall’altro, come è stato espresso prima, mette in crisi  i vari marketer che potevano analizzare queste informazioni per poter far arrivare alle persone le pubblicità in base ai loro bisogni. Quindi è possibile dire che sicuramente ci saranno molte più accortezze e le aziende sicuramente garantiranno e soprattutto affideranno al consumatore di poter gestire in propria autonomia i loro dati personali così da far decidere a loro cosa far vedere.

Un altro punto fondamentale è che i dati dell’utente non vengono solo dai cookie ma anche dai feedback che si ha con i vari marchi, infatti, è possibile inserire le informazioni tramite la creazione dei profili così facendo si rispetta la privacy in quanto è il cliente finale a decidere cosa inserire, tutto questo ha un nome ed è first-party data. Questi non verranno eliminati come i cookie ma anzi sono dati che rimarranno in memoria.

Come è stato anticipato, sia Google che Apple hanno deciso di volere togliere queste informazioni per mantenere la riservatezza dei clienti ed hanno deciso di fare tutto questo verso la fine del 2022. Quindi un importante domanda viene in automatico farla ovvero cosa succederà al marketing come si evolverà? Possiamo cercare di trovare le risposte a questa semplice domanda.

Come cambierà la vita senza i cookie

Molti si stanno chiedendo come verrà gestito questo cambiamento, infatti, molto utenti vogliono la chiarezza e non vogliono rimanere impreparati e pronti a quello che li spetta. Tutto questo perché qualche anno fa c’è stata una grande dispersione di dati di molte persone, questo ha causato una numerosa divulgazione di password, email e vari dati molto più personali, questo ha fatto sì che come si può immaginare non ha fatto molto piacere a tutte le persone che sono state violate delle loro informazioni. Bisogna anche dire che molti però vogliono le pubblicità che sono alla portata del proprio portafoglio, il quale però è garantito dai cookie, è proprio il caso di dire che è come un cane che si morde la coda da solo.

Innanzitutto, è bene sottolineare che non tutti i cookie verranno rimossi ma solo quelli riguardanti i terzi soprattutto acquisiti negli altri siti, quindi alcuni cookie rimarranno ma verranno curate in altre modalità. Infatti, nei vari siti in cui si effettuerà l’accesso o si cliccherà nella pagina avverranno le acquisizioni di informazioni solo che la patata bollente verrà passata alle aziende, le quali acquisiranno i vari interessi dell’utente dallo scambio di essi e spetterà a loro far rimanere fedeli i propri utenti.

Tutto questo, a lungo andare porterà alla richiesta e alla necessità di dover accelerare i tempi di risposta per poter garantire all’utente una personalizzazione dei prodotti e dei prezzi che possono essere convenienti o voluti dall’utente stesso.

Il comportamento futuro dei marketer

Quindi il tutto è specificare su come si dovrà comportare senza i cookie di terzi parti il marketer, innanzitutto, bisogna focalizzarsi su quello che è considerato molto più simile ovvero il first-party data, con il quale è possibile acquisire dei dati solo se il cliente entra sul sito o su uno dei profilo social dell’azienda. Nel primo caso, ovvero tramite il sito è possibile grazie all’iscrizione della mailing list oppure anche a cosa ha comprato il cliente, nel secondo caso ovvero con i social, sarà possibile con un analisi ben approfondita dei commenti e dei vari post che vengono pubblicati.

Il motivo per il quale sia Google che Apple hanno deciso di prendere questo provvedimento è perché molti clienti si sono lamentati e non hanno più la fiducia di alcuni brand, in quanto a molti è capitato che non appena si cerca un qualcosa su internet o si parla di un qualcosa qualche ora dopo appaiono dei contenuti pubblicitari in base a quello che si è cercato o di cui si è parlato senza aver dato nessuna accettazione per questa modalità anche perché adesso con il GDPR (General Data Protection Regulation) una legge europea che è in vigore da alcuni anni.

Non bisogna entrare subito nel panico perché l’alternativa si troverà sempre, sicuramente per il marketing è un bel cambiamento che ha stravolto o che stravolgerà le aziende, ma bisogna vederla come un agevolazione e per rendere felici i propri utenti.

Photo credits : Pixabay

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